È tradizione ben consolidata, quella dei rutiglianesi, di passeggiare ogni lunedì mattina per via Dante alla ricerca dello sconto più conveniente.
È proprio lungo questa strada che a Rutigliano, ogni lunedì, si incontrano commercianti da tutta la provincia per fare affari d’oro. Non ha potuto niente la globalizzazione, la vendita online e le aste virtuali contro il fascino delle bancarelle da strada; così come il digital marketing, onnipresente su qualsiasi dispositivo, non può battere il possente grido del commerciante, forgiato da anni di commercio selvaggio.
Oggi il mercato settimanale di Rutigliano, come del resto tutti i mercati paesani d’Italia, offre numerose possibilità di acquisto: da frutta e verdura a carni e formaggi, dal vestiario vario all’intimo, dagli utensili da cucina agli oggetti più disparati. Curioso è invece notare l’evoluzione che il mercato del lunedì ha subito nel tempo.
Il mercato settimanale di Rutigliano nella Storia
Le origini del mercato settimanale risalgono al Basso Medioevo (XIV sec.). Il mercato settimanale anticamente si teneva ogni domenica presso quella che al secolo veniva chiamata “Piazza dei Cereali” (dal ventennio fascista diventa Piazza Cesare Battisti). La toponomastica di questo luogo dimostra chiaramente l’antica vocazione rutiglianese al commercio cerealicolo e, ancor più nello specifico, della qualità Grano Buono, cereale squisitamente locale.
Fonti storiche sono riconducibili allo storico rutiglianese Lorenzo Cardassi che, oltre a indicare la domenica come giorno di commercio, testimonia il trasferimento dello stesso nell’attuale Piazza XX Settembre dopo il 1870 (anno di abbattimento di Porta Castello). I rutiglianesi dovranno però aspettare gli anni ’90 per vedere il mercato settimanale spostato nell’attuale ubicazione di via Dante.
Shopping nella storia di Rutigliano
Originariamente, però, il mercato veniva allestito ogni giorno concentrando in zone diverse le varie merci offerte. Il cittadino rutiglianese poteva trovare ogni giorno frutta e verdura di prima mano semplicemente passeggiando nell’attuale via Diego Martinelli, comprare cereali nella già citata Piazza dei Cereali, fino a raggiungere Piazza Colamussi per acquistare pesce fresco. Quest’ultima è ancora oggi conosciuta ufficiosamente come “Piazza del Pesce”. A testimonianza di ciò, la presenza di una struttura con bancali pubblici scomparsa però nei primi anni 2000.
Autore: Gianluca Giugno
